Ascensori e detrazioni fiscali: che succede nel 2023?
Il tema è delicato, perché costantemente in movimento.
Quali sono le detrazioni fiscali previste per le spese che cittadini, enti e imprese devono affrontare per eliminare le barriere architettoniche e gli ostacoli alla mobilità?
Al momento possiamo solo dire che anche nel 2023 sarà attivo il bonus barriere architettoniche, che prevede la detrazione del 75%, esteso nella nuova Legge di Bilancio 2023 fino al 2025.
Scopo del bonus è venire incontro alle esigenze delle persone con problematiche legate alla capacità motoria, favorendo l’abbattimento di quelle barriere, come scale, porte troppo strette, strutture obsolete, che rendono impossibile la fruizione del servizio sul lavoro o all’interno del proprio condominio di residenza.
Bonus barriere, che cos’è?
Il bonus, introdotto nella legge di Bilancio 2022 articolo 1, comma 42, è stato prorogato con la manovra del 2023, concedendo la detrazione per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Riguarda i lavori realizzati da enti pubblici, privati, esercenti, arti, professioni e privati cittadini e concerne non solo gli ascensori propriamente detti, ma anche l’installazione di impianti come i montascale e tutte le altre apparecchiature previste dal DM 236/89, in grado di rendere percorribili spazi al momento proibitivi per chi ha problemi di deambulazione.
Il tetto massimo di spesa, variabile a seconda del tipo di edificio da ristrutturare, è 50000 euro.
A chi spetta il bonus?
Spetta a chiunque richieda la detrazione IRPEF del 75% e che possa dimostrare di aver provveduto ad eliminare le barriere architettoniche con le opere, le apparecchiature e le risorse utilizzate previste dallo stato.
Dal punto di vista temporale, tale bonus spetterà solamente a chi può documentare spese sostenute dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, per adeguare edifici già esistenti intervenendo per superare o eliminare le barriere architettoniche ivi presenti.
Per ottenere il bonus, non è necessario che nell’edificio siano di fatto presenti anziani o disabili.
Le figure che possono richiedere il bonus sono le seguenti:
- Enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali
- Associazioni di professionisti e soggetti che conseguono reddito d’impresa
- Persone fisiche (esercenti compresi)
Società semplici
Che tipo di interventi sono coperti dal bonus?
Il bonus copre le spese riguardanti il superamento delle barriere architettoniche.
Alcuni esempi:
- Installazione nuovi Ascensori
- Installazione nuove Piattaforme elevatrici
- Lavori di adeguamento di ascensori ed elevatori esistenti per renderli perfettamente conformi al DM 236/89
- Accessibilità degli impianti
- Rampe inclinate
- Adeguamento di servizi igienici, impianti elettrici, bottoniere e citofoni in modo che siano fruibili e alla giusta altezza rispetto a persone con disabilità (per esempio in sedia a ruote)
Più in generale, fa testo il Decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989, n.236, che definisce il concetto di barriera architettonica.
Come si calcola la detrazione?
La detrazione corrisponde al 75% e si calcola su importi complessivi non superiori a:
- 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità indipendenti con accessi autonomi in caso di edifici plurifamiliari
- 40.000 euro da moltiplicarsi per il numero di unità immobiliari dell’edificio, se composto da due a otto unità
- 30.000 euro (sempre da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari) nel caso di edifici con più di otto unità
Non è possibile sommare tale detrazione a quella (del 19%) di spese sanitarie che riguarda i mezzi necessari a sollevare persone con disabilità.
Etruria Ascensori si occupa di installazione ascensori e adeguamento delle strutture preesistenti alla normativa attuale, procedendo ai lavori in ottemperanza alle leggi vigenti e occupandosi anche della parte burocratico-amministrativa volta al conseguimento delle detrazioni previste.
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